In collaborazione con la Camera di Commercio

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Apinet Si tratta di un servizio finalizzato a fornire uno strumento che permetta agli imprenditori di ricevere via email, informazioni utili per l’azienda.
Il servizio permette di monitorare la concorrenza, i fornitori, i clienti e le opportunità del proprio segmento di mercato.
 
Apisafe Questo progetto mira a stabilire una metodologia che permetta di agire in maniera pronta ed efficace nel caso in cui si verifichino situazioni di emergenza.
È stata redatta una guida operativa con lo scopo di fornire agli imprenditori gli strumenti operativi necessari per: rivolgersi nel modo corretto agli enti deputati all’intervento, provvedere alla messa in sicurezza delle strutture aziendali, riprendere prontamente la produzione.
É possibile richiedere una copia cartacea (gratuita) del manuale all’Ufficio Progetti.
 
Apisafe2 Evoluzione del progetto Apisafe. Il progetto riguarda la realizzazione di un servizio che in caso di emergenze allerti in tempo reale le aziende associate API.
Presentazione del progetto
 
Atenei e PMI: collaborare per innovare, innovare per crescere Nonostante le molteplici dichiarazioni programmatiche il rapporto tra Atenei e mondo delle imprese rimane limitato a relazioni consolidate e circoscritte. Pochi sono infatti i Centri di Sviluppo che usufruiscono di forme di collaborazione dirette ed efficaci. Ciò dipende dalla diversa ottica che, per molto tempo, ha caratterizzato le due parti. Il mondo del lavoro, in particolare quello privato, ritiene che la vera “professionalizzazione” del laureato avverrà nel posto di lavoro stesso mentre l’Università si ritiene depositaria della cultura del laureato e non responsabile dell’utilizzo della stessa. Nell’attuale contesto emerge con forza un certo grado di indifferenza o scetticismo del mondo del lavoro nei confronti della disponibilità e capacità dell’Università di adattarsi alle sue esigenze. Le azioni più efficaci potrebbero consistere nel promuovere il coinvolgimento del mondo del lavoro nella didattica e nello svolgimento delle attività di tirocinio o stage.
La difficoltà di dialogo tra Università e imprese si profila dunque come un’urgenza a cui fornire risposte in tempi rapidi, dato che la stessa Università riconosce l’inadeguatezza sempre crescente nel soddisfare le esigenze del mondo produttivo: è noto come la didattica, infatti, spesso appare isolata dal mondo del lavoro e non svolge il ruolo critico e innovativo che le è richiesto. La ricerca, invece, anche se con punte di eccellenza, solo con estrema difficoltà riesce ad essere messa a sistema con il mondo imprenditoriale e la pubblica amministrazione.
Le piccole e medie imprese non fanno ricerca perché trovano grosse difficoltà a entrare in relazione con il sistema universitario per difficoltà di natura contingente (difficoltà nell’identificare interlocutori adeguati, costo dei servizi, linguaggio spesso diverso tra gli attori, mancanza di strumentazione flessibile adeguata al contesto PMI).
Il presente lavoro intende appunto proporre la sperimentazione di un più efficace sistema di comunicazione tra Università e imprese di tipo dinamico e flessibile che, sull’esempio degli attuali Servizi di Job Placement, rinforzi i meccanismi di dialogo già esistenti arricchendoli dell’esperienza e della pratica già acquisita dall’Associazione nel farsi portavoce delle reali esigenze avanzate dal mondo imprenditoriale.
 
Centro Studi Il progetto è nato dall’obiettivo di rendere fruibile il patrimonio documentario prodotto e posseduto dal Sistema Api a tutti i soggetti che, a vario titolo, siano interessati ad acquisire informazioni relative all’imprenditoria e al mondo del lavoro. Il Centro Studi diventerà altresì un mezzo di promozione e diffusione di cultura imprenditoriale.
La biblioteca virtuale è stata progettata in modo che ogni utente possa muoversi attraverso un’interfaccia semplice ed intuitiva, a seconda dell’argomento e della tipologia di documento da ricercare.
Per la catalogazione della grande varietà dei supporti (cartaceo, elettronico,…) è stato adottato un software flessibile ed adattabile a materiali eterogenei, Pegasus MultiMedia DataBase®, che rispecchia gli stessi criteri utilizzati nell’archiviazione fisica dei documenti, e in grado di gestire integralmente Archivi, Documenti e Pagine.
Schema del programma
 
Coaching all’imprenditore Il rapporto che si instaura tra l’imprenditore e la sua azienda si può quasi definire un legame filiale: si tratta, infatti, di una relazione molto forte, spesso plasmata dai passaggi generazionali avvenuti più o meno recentemente o in fase di attuazione e caratterizzata da un’elevata componente emotiva. Un rapporto in cui a volte è difficile capire dove inizia l’uno e dove finisce l’altra: spesso si dice che l’azienda è costruita ad immagine e somiglianza dell’imprenditore oppure che il titolare è geloso dell’impresa che ha realizzato e a cui ha dato il suo imprinting.

Data tale premessa non è difficile leggere nel grado di benessere dell’imprenditore quello che è lo stato di salute dell’azienda e viceversa, ma non solo in termini di salute economico–finanziaria ma anche come progettualità e visione organizzativa futura.

La funzione di chi dirige un’impresa comporta l’assunzione di una piena responsabilità nei confronti di diversi interlocutori: in primis chi partecipa economicamente alla proprietà dell’impresa, il personale facente parte dell’organico, i clienti, i fornitori; in taluni momenti della vita aziendale il peso delle responsabilità, per molteplici ragioni, può divenire insostenibile e quindi determinare situazioni rischiose sia per la salute dell’organizzazione sia per quella dell’imprenditore medesimo. Infatti non solo le problematiche che devono essere quotidianamente fronteggiate ma anche i momenti di cambiamento e/o di transizione per crisi dei mercati o del settore di riferimento sono spesso gestiti con preoccupazione e ansia da parte dell’imprenditore per il timore di non riuscire ad adattarvisi, di non esser in grado di affrontare la competizione. In definitiva il ruolo dell’imprenditore necessiterebbe di una periodica supervisione da parte di un esperto di counseling organizzativo, per confrontarsi sulle difficoltà incontrate e sulle potenzialità da esprimere e per avere a disposizione strumenti che lo aiutino a tenere sotto controllo l’andamento dell’impresa, monitorandone il funzionamento: la percezione di riuscire ad orientare e a guidare con competenza l’azienda assicura benessere all’imprenditore e questo contribuisce a far sì che l’azienda possa fronteggiare con sicurezza e fiducia i rischi dell’attuale congiuntura economica, caratterizzata da perenne incertezza ed instabilità.

Nel presente progetto dunque Api Formazione vuole offrire alle aziende ed in particolare ai dirigenti e quadri alcuni strumenti utili per leggere la complessità dei nuovi scenari e per pensare a come muoversi in maniera opportuna e proficua all’interno di essi.

 
Crescere insieme: nuove strategie per le reti di imprese Le profonde trasformazioni che stanno interessando lo scenario economico internazionale mettono in evidenza l’emergere di nuovi assetti e forme della competizione tra imprese e sistemi economici. Ciò impone inevitabilmente il ripensamento per quanto concerne l’organizzazione dei processi di produzione e generazione del valore che vedono coinvolti imprese e territori. Sempre più frequentemente si parla di “Rete di imprese”: oggi la categoria di rete rappresenta, infatti, uno degli strumenti di convergenza tra imprese più caratteristici dell’economia industriale. A fronte tuttavia della diffusa consapevolezza intorno alla rilevanza delle reti e delle forme di cooperazione tra operatori sovente le stesse PMI mancano di indicazioni a carattere operativo su cosa tali reti esattamente siano, ovvero attraverso quali forme e con quali obiettivi si possano configurare.
Da tale esigenza prende le mosse il presente progetto che si propone di ricostruire le caratteristiche portanti degli attuali modelli di cooperazione all’interno delle reti di PMI, esaminandone le caratteristiche di successo ed eventuali punti di forza e di debolezza, tentando la costruzione di un modello riproponibile su ampia scala verso PMI appartenenti a diversi territori e filiere produttive.
In particolare sarà posta grande cura nell’individuazione di modelli e strumenti utili al trasferimento, nelle reti di PMI, di conoscenze strategiche inerenti il prodotto ed i processi realizzativi, sia sul versante dell’innovazione tecnologica e suo trasferimento, sia sul versante delle strategie di marketing, anche a livello internazionale.
 
Dal fondatore al successore Il progetto affronta la tematica “cruciale” del “passaggio generazionale” all’interno dell’imprenditoria nella PMI, tentando di analizzare e fornire utili linee guida per l’imprenditore “fondatore” quanto per l’imprenditore “successore” per affrontare al meglio questa fase critica nella vita di una impresa: si esamineranno a “360 gradi” tutte le problematiche connesse, da quelle più squisitamente rivolte al sostegno della persona nel ruolo di imprenditore, a quelle collegate agli aspetti organizzativi, economici, normativi connessi alla “successione”.
 
Diversamente abili Piccole e Medie Imprese a confronto con il lavoro prestato dai disabili: una realtà spesso complicata da affrontare ma non per questo da dimenticare, anche perché spesso i traguardi raggiunti possono essere importanti e positivi, pur tenendo conto delle difficoltà. E’ stata questa la “filosofia” che ha ispirato il progetto “Diversamente Abili” realizzato da Api Formazione, e finanziato dalla Camera di Commercio di Torino. L’iniziativa è partita dalla constatazione che oggi la relazione fra disabile e mondo del lavoro non viene valutata come totalmente positiva da parte delle aziende. Dall’entrata in vigore della L. 68 del 1999 ad oggi, assai di rado nel processo di inserimento in azienda sono stati tenuti in stretta considerazione sia le regole del mercato del lavoro sia il diritto al lavoro della persona disabile.

Il progetto “Diversamente Abili”, ha tentato di rompere tale logica e di sperimentare una dimensione progettuale nella quale sono state analizzate le esigenze produttive dell’azienda, dedicando particolare attenzione alla fase di abbinamento tra candidati e aziende.

Api Formazione ha sperimentato procedure per l’inserimento del personale disabile presso aziende associate ad API Torino e soggette, per numero di dipendenti e situazione contingente, all’assunzione obbligatoria.

Sono stati sviluppati principalmente i seguenti punti:

  • consentire alle aziende di “incontrare” la disabilità all’interno di un percorso di accompagnamento mirato, in cui si è tenuto conto delle specificità ed esigenze di entrambi gli attori coinvolti nel processo;
  • mettere a punto una serie di metodologie e di strumenti finalizzati ad accompagnare l’impresa al collocamento mirato, rispetto ai due momenti distintivi del processo di inserimento:
    • la fase di selezione iniziale dei candidati
    • la fase di abbinamento fra Azienda e candidato
  • dare risalto agli aspetti connessi all’orientamento del soggetto diversamente abile, nell’ottica di favorirne l’emergere e l’evidenziarsi delle aree di forza connesse al profilo personale e professionale.

All’interno del progetto si è provveduto, inoltre, a condurre due indagini separate (una per le aziende che già hanno assunto disabili e una per quelle che si apprestano a farlo) con l’obiettivo di evidenziare i principali bisogni delle aziende che si trovano in una simile situazione, e di fotografare lo scenario delle imprese torinesi, in modo da confrontarlo con le analisi esistenti su scala nazionale.

L’esperienza rappresenta un esempio di buone prassi in cui il matching tra azienda e candidato ha portato ad una soluzione soddisfacente per entrambi i protagonisti, permettendo di declinare il mero obbligo legislativo in chiave propositiva e vincente.

 
HELP – servizi alle persone, nuove occasioni di lavoro utile Il proliferare di adempimenti di carattere burocratico richiesti al cittadino tanto dall’attuale sistema organizzativo dei servizi pubblici, con le evidenti le rigidità che esso presenta (ad esempio sul fronte degli orari di apertura degli sportelli preposti) quanto dalle sempre maggiori esigenze di cura del nucleo familiare in tutti i suoi aspetti (dalle abitazioni alle esigenze dei familiari) pongono con urgenza la necessità di trovare vie nuove che consentano risposte valide per il cittadino.

Negli ultimi anni inoltre si sono moltiplicati i tentativi di fornire alcune risposte a tali esigenze anche attraverso l’uso di tecnologie informatiche: tuttavia l’accesso informatico, alternativo a quello in presenza, anche a causa dell’esistenza di evidenti gap tecnologici in vasti strati della popolazione, non ha sin qui consentito risposte diffuse ed efficaci a tali bisogni.

Per altro il moltiplicarsi di tali incombenze a carico della popolazione lavorativamente attiva comporta un diffuso aggravio di costi tanto per la persona che sovente è costretta a usufruire di permessi personali quanto per le aziende e per la continuità dell’organizzazione produttiva.

Infine non può essere ragionevolmente dimenticato che nell’attuale congiuntura economica il sistema produttivo dispone, in qualche modo, di persone in situazione di esubero produttivo che a fronte di una diffusa protezione garantita dalle politiche passive del lavoro (ammortizzatori sociali) possono doverosamente essere coinvolte in politiche attive anche per brevi periodi, a rotazione, in una sorta di lavoro utile per la cittadinanza.

L’intervento del presente progetto vuole pertanto creare una rete di sostegno e di servizi utili ai lavoratori, rendendone più agevoli le condizioni da un punto sia personale sia professionale, attraverso il miglioramento dell’articolazione dei tempi di vita, di lavoro e sociali dei medesimi. dal mondo imprenditoriale.

 
Esuberi in azienda Il progetto intende mettere a punto un modello che orienti l’azienda verso una gestione attiva e propositiva delle criticità derivanti da esuberi di personale in fase di crisi e/o riorganizzazione produttiva, al fine di prevenire e/o intervenire in modo tempestivo nei casi critici. Il Progetto fa perno su una metodologia che pone al centro due condizioni:

  • che l’azienda pianifichi e monitori costantemente il flusso delle risorse interne in entrata e in uscita, al fine di prevenire eventuali squilibri nei livelli di concentrazione delle professionalità e quindi nell’andamento economico e produttivo dell’azienda;
  • che si realizzi una più maturo dialogo tra le parti sociali e scambio tempestivo di informazioni sulle problematiche occupazionali tra i soggetti protagonisti in azienda, anche per l’individuazione di strumenti e modelli in grado di gestire e risolvere le criticità occupazionali
 
La classe in azienda Il Progetto si propone di realizzare occasioni di incontro e confronto tra mondo scolastico e sistema imprese attraverso azioni di orientamento alla professione verso giovani studenti delle scuole superiori e la realizzazione di brevi periodi di alternanza in aziende anche attraverso visite guidate; il tutto all’interno del normale percorso curriculare didattico.
 
PROGETTO INNOVAZIONE IN AZIENDA E LEVA FORMATIVA! L’attuale pressione competitiva (tanto più forte in una fase di crisi come viviamo in questi mesi) alla quale le PMI del settore manifatturiero e dei servizi risultano sottoposte discende da fattori quali:

  1. la velocità di evoluzione delle variabili del sistema competitivo (riferibili alla domanda, all’offerta, ai fattori produttivi e normativi, etc.);
  2. l’internazionalizzazione alla scala globale dei mercati di acquisto e di sbocco di merci, prodotti e servizi;
  3. la terziarizzazione interna (intesa come crescente peso sul valore creato dei fattori intangibili di tecnologia, conoscenza e relazione);
  4. la finanziarizzazione dell’economia (crescente dipendenza delle idee e dei modelli di business dell’economia reale di imprese e territori dalle scelte di investimento e disinvestimento di attori che non vi appartengono);

In questo quadro l’investimento sul capitale umano e la formazione dei lavoratori va considerato elemento fondamentale per rafforzare le competenze necessarie a sostenere la pressione competitiva, ad offrire ai lavoratori nuove opportunità di crescita professionale.

 
Le imprese socio-sanitarie e assistenziali: itinerari di qualita’ Negli ultimi anni è cresciuto in maniera rilevante il numero di imprese private operanti nel settore dei servizi alla persona, con particolare riferimento ai settori delle Case di cura, Case di ricovero per anziani, Centri e laboratori diagnostici, Comunità terapeutiche, Farmacie, Asili nido.
A fronte di tale crescita appaiono comunque evidenti alcuni connotati di fragilità organizzativa e manageriale per le imprese coinvolte: esse sono chiamate a compiere un costante sforzo di miglioramento della qualità e dell’ampiezza dei servizi oggetto della mission aziendale.
Diviene sempre più indispensabile promuovere politiche di integrazione tra servizio pubblico e iniziativa privata che nel rispetto della legislazione siano in grado di ridare maggiore efficienza ed efficacia all’intero settore sanitario-socio-assistenziale.
Il presente progetto si propone di fornire strumenti, metodi e linee di azione per le imprese private operanti all’interno del settore sanitario-socio-assistenziale, operando le opportune differenziazioni e specificità di proposta, ma fornendo, a partire da una prima sperimentazione sul campo, indicazioni generalizzabili e strumenti in grado di potenziare le capacità manageriali dei titolari di questo tipo di imprese, come è noto sempre in bilico sul sottile filo divisorio tra profit e no profit, tra impresa economica e servizio sociale.
 
MA.O.S.
Manuale Operativo per la Sicurezza
Il progetto MAOS, si pone l’obiettivo di sistematizzare le conoscenze maturate in tema di sicurezza da parte degli addetti ai lavori, esperti e professionisti del settore. Il recupero e la rielaborazione di esperienze e percorsi di lavoro con le piccole e medie imprese ha permesso di ampliare il concetto di security management e di contestualizzarlo all’interno di questa peculiare realtà produttiva.
La sicurezza nelle aziende rappresenta una delle sfide da superare nei prossimi anni da parte delle PMI attraverso la diffusione e condivisione di metodologie e strumenti di Risk Management in tutte le aree e funzioni d’impresa. Ad una matura gestione dei rischi da parte delle diverse professionalità aziendali si configura lo sviluppo di nuove responsabilità di coordinamento dell’imprenditore o della funzione di Security Manager, attualmente in sviluppo anche nel contesto della grande azienda italiana.
Il progetto ha visto quindi la stesura di una guida introduttiva per la gestione integrata della Sicurezza in Azienda attraverso sia un’analisi della letteratura e degli studi sul campo sia il confronto con esperti di Security nelle PMI.
É possibile richiedere una copia cartacea (gratuita) del manuale all’Ufficio Progetti.
 
PROGETTO MOBBING: STRUMENTI DI ANALISI E PREVENZIONE Il Progetto
Fino ad oggi il mobbing è stato studiato come problema di tipo sanitario, legato a problematiche di carattere soggettivo in cui prevaleva la dimensione psico-fisica. Il fenomeno è stato spesso sovrapposto e/o affiancato ai processi che caratterizzano lo stress: in realtà però il vero scopo del mobbing è quello di allontanare una persona che è divenuta “scomoda”, distruggendola psicologicamente e socialmente in modo da indurla alle dimissioni.
Sebbene il confine tra dinamiche legate allo stress ed atteggiamenti che possono rilevare uno stato di mobbing sia sottile, la giurisprudenza ha contribuito a sensibilizzare rispetto al fenomeno, definendo una normativa che, a fronte di diagnosi e di valutazioni mirate, riconosce e denuncia formalmente casi di mobbing.
Limitarsi alla sola lettura medica dei fatti ha precluso in troppi casi la possibilità di ottenere un risarcimento dei danni da parte del singolo individuo con soluzioni di tipo non solo economico ma anche morale; il fenomeno deve essere letto all’interno del contesto e di tutte le dinamiche che lo caratterizzano al fine di distinguere il significato che un clima di conflittualità perenne assume nell’ottica di azioni di mobbing. Il presente progetto, poggiando sul presupposto che il mobbing non sia solo un fatto individuale, intende analizzare la tematica come manifestazione del malessere organizzativo, andando ad individuare le condizioni di vulnerabilità che portano la struttura ad essere terreno fertile per lo svilupparsi di situazioni a rischio di mobbing.
 
Percorsi di qualità in sanità Il progetto si rivolge al settore dei servizi socio-sanitari ed in particolare alle Imprese che operano come Case di Riposo per anziani.
L’obiettivo del progetto è quello di sostenere, attraverso un percorso di accompagnamento dell’azienda, il cambiamento culturale ed organizzativo necessario alla reale implementazione di un sistema integrato Qualità & Accreditamento secondo le norme regionali ormai indispensabile per la realizzazione della mission aziendale.
 
Performance management Il progetto si propone di supportare l’azienda che, per preservare il proprio business, deve sempre più operare secondo un’ottica preventiva che non lasci impreparati di fronte a situazioni di crisi/riorganizzazioni produttive (dismissione di rami aziendali, riorganizzazioni interne, messa in CIGS e mobilità…) ma possa attutirne i possibili contraccolpi; al fine di tenere sotto controllo e gestire le principali variabili (strategie previsionali, tipo/volume di business, processi aziendali, parametri economico-finanziari…), in modo integrato; l’azienda viene stimolata a impostare un’attività costante di audit interno su questi temi e ad avere un approccio “Performance Management” per la gestione delle risorse umane: ciò si traduce nella possibilità di analizzare in modo puntuale e continuativo le competenze, attitudini, motivazioni e aspettative del personale ed anche ricercare, nei casi di crisi, soluzioni di reimpiego in aree aziendali differenti da quelle tradizionali, consentendo così al singolo lavoratore di esprimere potenzialità nascoste e sino a quel momento inespresse.
 
Progetto counseling Il counseling, nato come processo di apprendimento volto ad aiutare individui e gruppi a comprendere problemi specifici quindi a facilitarne la presa di decisione e l’orientamento alle scelte, si sta ad oggi sempre più diffondendo nell’ambito delle organizzazioni.
Il counseling organizzativo consiste in azioni di consulenza che hanno come oggetto le problematiche che maturano sul lavoro e sono collegate con la vita personale e con le relazioni sviluppate nel contesto aziendale. Si tratta di un percorso definito da obiettivi e metodi specifici che riguarda diverse pratiche organizzative quali lo sviluppo di carriera, la valutazione delle prestazioni, il sostegno offerto dal capo al collaboratore, fino alla consulenza per il cambiamento organizzativo.
Gli obiettivi del presente progetto sono:

  • Diffondere il counseling organizzativo nelle PMI
  • Consentire alle aziende di sperimentare interventi di counseling organizzativo
  • Verificare la fattibilità di fornire un servizio di counseling organizzativo alle aziende associate
 
Ridurre gli sprechi: gestione delle risorse energetiche Il Management dell’energia ha assunto negli ultimi anni un ruolo determinante per lo sviluppo e la competitività delle PMI.
Il processo di liberalizzazione del mercato energetico, le politiche europee ed internazionali, la normativa comunitaria sulla certificazione energetica degli edifici determinano nelle PMI una pressione verso l’attuazione di politiche e di attività gestionali consapevoli finalizzate al management efficace delle energie e delle differenti problematiche emergenti nel settore.
Alcune di queste questioni stanno diventando prioritarie:

  • i maggiori costi dell’energia rispetto alla media europea, per le piccole e medie imprese e in generale per i consumatori non domestici;
  • la posizione dominante di alcuni operatori sul mercato;
  • la scarsa diffusione nelle PMI di politiche di efficienza energetica e dell’utilizzo razionale di energia;
  • l’eccessiva pressione fiscale sulle forniture di energia;
  • i problemi di sicurezza ed economicità legati all’approvvigionamento (blackout).

All’aumento di attenzione da parte delle PMI non corrisponde un’adeguata preparazione specialmente nel settore delle micro e piccole imprese e degli artigiani che costituiscono gran parte dell’ossatura del tessuto economico nazionale. In questo ambito, il risparmio energetico è un fattore importante sia per il territorio sia per l’economicità aziendale. Infatti per molte ditte il capitolo di spesa relativo all’energia consumata per la produzione è tra le voci più importanti di costo.

In questo caso nonostante la legge imponga la presenza di un energy manager solo per grossi consumi energetici, si ritiene importante individuare modalità organizzative idonee all’introduzione delle politiche di gestione e risparmio energetico anche in queste tipologie di imprese, per usufruire di conoscenze sia tecnologiche, sia di processo, sia legislative.
Il progetto “Ridurre gli sprechi: gestione delle risorse energetiche” si propone di sviluppare la cultura di impresa in questa direzione.

 
Rimotivazione Il Progetto si colloca tra gli interventi di rimotivazione della persona e prende a riferimento il modello di intervento del coaching e della consulenza di processo: questo nuovo approccio alla consulenza si inserisce all’interno di una relazione di aiuto finalizzata a guidare e sostenere l’imprenditore nel processo di diagnosi ed identificazione dei problemi presenti in azienda.
É possibile richiedere una copia cartacea (gratuita) del manuale all’Ufficio Progetti.
 
Sinergie La competitività dipende dalla velocità e capacità dell’azienda nel saper indagare, comprendere e affrontare i mutamenti dello scenario economico in cui opera. La competitività si ottiene con l’applicazione alla gestione dell’impresa di progetti operativi che derivano da scelte strategiche chiare e condivise in azienda.
D’altra parte, è opportuno ricordare che tutte le strategie che un’azienda elabora nella sua vita d’impresa convergono, realizzando sinergie, al raggiungimento di obiettivi vitali fra cui è anche l’accrescimento della competitività. Anzi, aumentare la competitività è il più importante di essi.
Il progetto “Sinergie e impresa”, portato avanti da API Formazione in collaborazione con la CCIAA di Torino, ha l’obiettivo di contribuire ad aumentare la competitività dell’impresa, con un “approccio” particolarmente rivolto alle caratteristiche delle PMI, fornendo suggerimenti e indicazioni utili all’imprenditore per effettuare scelte strategiche che accrescano l’efficacia aziendale.
Il frutto di questo lavoro condotto dall’Ufficio Progetti di API Formazione è un agile portale web – www.impresacompetitiva.it – suddiviso in sette aree tematiche:

  1. Pianificazione strategica
  2. Collaborazione tra imprese
  3. Finanza
  4. Innovazione
  5. Internazionalizzazione
  6. Risorse Umane
  7. Supply Chain

Le aree tematiche sono state scelte tenendo conto di quali sono, allo stato attuale, i principali ambiti nei quali le piccole e medie imprese si muovono nella ricerca del proprio vantaggio competitivo.
Ogni area tematica vuole proporre all’imprenditore un “percorso” lungo quelli che sono i passaggi utili per la definizione di una strategia aziendale. Si segue quindi un processo logico che ogni impresa dovrebbe portare avanti nel momento in cui deve prendere una decisione importante.
Il portale, per quanto ricco di informazioni e costantemente aggiornato, inevitabilmente non può essere esaustivo, ma è concepito come un supporto all’impresa in quanto contiene indirizzi e suggerimenti utili all’imprenditore per attuare scelte strategiche. Per fornire strumenti di aiuto nella decisione, sono state predisposte delle schede valutative in modo da consentire al visitatore-utente di poter confrontare le varie alternative che i diversi percorsi logici gli suggeriscono.
Oltre ad essere un mezzo per aiutare l’imprenditore nella ricerca di informazioni e nella scelta di strategie, il portale propone una rappresentazione visuale delle scelte strategiche attraverso istogrammi.
L’utilità di questo strumento, non si esaurisce solo nella sua navigazione, ma permette soprattutto agli imprenditori ed alle imprenditrici di avere accesso – attraverso un indirizzo e-mail apposito – alla consulenza offerta dai Servizi dell’Associazione API Torino. L’obiettivo, quindi, è quello di dare alle imprese tutti gli aiuti possibili per elevare il loro grado di competitività.

 
Speriment/Azioni Il Progetto è finalizzato a sperimentare interventi di counselling per lavoratori in CIGS di aziende associate nell’ottica di sviluppare azioni di riqualificazione/riconversione professionale, e orientamento; il progetto intende accompagnare azienda e personale in CIGS in una delicata fase di transizione e cambiamento.
 
Straniero & imprenditore: nuove pmi a torino Il progetto parte dal presupposto che, a fronte dei cambiamenti repentini del mondo del lavoro e del sovrapporsi di diversi riferimenti culturali, è fondamentale riflettere sugli effetti di un’inevitabile contaminazione tra differenti culture. Altrettanto basilare è chiedersi quali revisioni nei servizi bisogna mettere in atto per gestire le esigenze emergenti, provenienti dalla nuova popolazione imprenditoriale.

Il progetto Straniero e Imprenditore vuole far fronte alle difficoltà di chi si trova in procinto di avviare un’impresa, oppure ha già aperto un’attività in proprio, in un Paese, nello specifico l’Italia, diverso dal proprio. L’aspettativa è stata quindi quella di sperimentare e avviare attività di supporto, a soggetti originari da Paesi diversi dall’Italia, rispetto alle strategie necessarie per il mantenimento e/o ampliamento dell’impresa avviata da poco e rispetto alle procedure e all’iter da seguire per l’avviamento di un’attività imprenditoriale.

A fronte di tale obiettivo sono stati identificati degli obiettivi specifici:

  1. Facilitare l’identificazione di un sistema di riferimento alternativo alla sola comunità straniera di appartenenza
  2. Fornire supporto da parte dell’associazione di categoria imprenditoriale per il fronteggiamento delle criticità che si incontrano nell’avvio e nel mantenimento di un’impresa
  3. Creare uno spazio di confronto con gli imprenditori locali per la condivisione di suggerimenti e consigli operativi
  4. Fornire l’opportunità di monitorare e verificare le scelte imprenditoriali effettuate.
 
Stress lavoro correlato Lo scopo del progetto è quello di fare una ricognizione in materia di stress lavoro correlato per rilevare cosa è stato fatto a livello europeo e individuare le buone prassi.

Si tratterà di effettuare una ricerca comparativa per raccogliere le esperienze più significative ed evidenziare in particolare:

  • i modelli e gli strumenti applicati per la valutazione
  • le criticità emerse dall’applicazione degli stessi
  • i principali fattori oggetto di stress
  • le misure preventive messe in atto per combattere e/o contenere i fattori stressogeni

In seguito si cercherà di sensibilizzare i ruoli dell’azienda che operano nel campo della sicurezza (RSPP, datore di lavoro, rappresentante dei lavoratori) e a fornire loro un sostegno per leggere e rilevare i dei fattori di rischio, che potrebbero trasformarsi in situazioni di stress.anche con un breve percorso in/formativo.

Detto percorso riguarderà anche i lavoratori in modo da aiutarli a familiarizzare con il concetto di stress e soprattutto con le dimensioni cognitiva ed emotiva che ne sono alla base.

A seguire una fase di sperimentazione ha l’obiettivo di testare su due aziende l’applicazione del modello operativo per la gestione del rischio stress lavoro correlato declinato nel Testo Unico 81/2008

La valutazione oggettiva avrà l’obiettivo di fare una fotografia della realtà organizzativa di impresa e pertanto prevederà innanzitutto una ricognizione dei documenti aziendali relativi quali organigrammi, flussi produttivi e comunicativi, indicatori su assenze per malattia, turn over, informazioni sulla gestione della salute e sicurezza.

Sulla base dell’analisi documentale si procederà, lavorando per area aziendale, a fare un’analisi delle attività e dei ruoli in modo da poter individuare, per ciascuna di queste, gli indicatori di stress lavoro correlabili. Le tecniche utilizzabili saranno l’osservazione diretta, le interviste per la definizione delle job analysis.

A seguito di quanto emergerà nella valutazione del rischio oggettivo e soggettivo si ipotizzeranno diversi tipi di interventi di gestione del rischio che potranno prevedere iniziative di prevenzione primaria, di tipo collettivo e individuale, e iniziative di prevenzione secondaria e terziaria che interessano principalmente il singolo lavoratore.

 
Supply Chain Management e PMI “Supply Chain Management e PMI: progettare interventi di supporto per lo sviluppo della competitività” è un progetto di ricerca-intervento finalizzato alla sperimentazione di servizi di consulenza alle imprese per il supporto ed il miglioramento dei processi logistici interni ed esterni; in particolare esso si occupa della gestione della catena di approvvigionamento al fine di migliorare processi di gestione aziendale che consentano di ottimizzare la consegna di prodotti, servizi ed informazioni dal fornitore al cliente.

É possibile richiedere una copia cartacea (gratuita) del manuale all’Ufficio Progetti.

 
Toolbox Obiettivo del progetto è stato la realizzazione di una guida destinata a imprese e lavoratori con informazioni utili allo sviluppo e alla gestione della domanda e dell’offerta di lavoro. Tra le tematiche in oggetto: incontro domanda/offerta, inserimenti lavorativi, assunzioni agevolate, riforma del mercato del lavoro, indicazioni dell’Unione Europea.
Dettagli del progetto
 
Valorizzare l’esperienza Il progetto ” Valorizzare l’esperienza” aspira a proporre soluzioni che consentano un recupero delle capacità e delle competenze imprenditoriali, e la trasmissione dell’esperienza a settori e categorie del mondo produttivo e sociale “aspiranti imprenditori, neo imprenditori, del settore profit e del non profit”- che da questo “saper fare” potranno trarre sicuro beneficio, in termini di crescita professionale, produttiva ed economica. Il progetto si rivolge essenzialmente a due categorie di attori: gli imprenditori “senior” ed il “mondo produttivo”, comprendendo in questa definizione tre classi omogenee di utenti (aspiranti imprenditori, neo imprenditori del settore profit e del non profit).
Alla prima fase di informazione ed individuazione dei partecipanti alla sperimentazione, farà seguito la fase di mappatura dei fabbisogni di ciascuna categoria allo scopo di definire i linguaggi comuni e di pianificare le attività che supporteranno l’iniziativa. In seguito verrà realizzata un’attività consulenziale rivolta agli imprenditori junior per realizzare il trasferimento di esperienze, e relative competenze, verso i neo imprenditori attraverso una pluralità di azioni e con l’utilizzo di metodologie efficaci.
 
COUNSELING PER GLI OPERATORI DELLA SALUTE Gli attuali indirizzi legislativi e gestionali sottolineano la necessità di revisioni relative alla ristrutturazione e alla riorganizzazione del lavoro all’interno del settore della Sanità. Gli obiettivi “qualità” ed “umanizzazione ” dei servizi sanitari divengono, infatti, centrali nel processo di cambiamento della cultura di questi ultimi, che devono risultare orientati all’utente in quanto committente degli interventi e produttore-consumatore di prestazioni.
Emerge con forza il bisogno di implementare strutture organizzate professionali in cui l’utente venga accolto nella totalità dei suoi bisogni e soddisfatto con prestazioni di qualità, in un clima empatico centrato sulla relazione e su una comunicazione il più possibile simmetrica. A tal fine al sistema di management medesimo viene richiesto un ampliamento delle loro abilità di gestione e di valorizzazione delle risorse umane in modo da favorire il rapporto con l’utente e la personalizzazione dei servizi offerti.
I recenti studi sull’impatto dei trattamenti terapeutici sulla qualità della vita del paziente hanno portato al passaggio da un approccio riparativo, centrato sulla malattia, ad uno centrato più sulla persona, ossia “dal semplice curare al ben più impegnativo prendersi cura”. Proprio nell’ottica di tale passaggio non si può prescindere da un’adeguata attività di counseling rivolta ai professionisti della salute affinché vengano salvaguardati taluni presupposti fondamentali alla base di un sistema socio-sanitario efficace ed efficiente. Il counseling in ambito sanitario, promosso all’interno della presente sperimentazione, persegue i due macro-obiettivi fondamentali del sostegno emotivo per gli operatori socio-sanitari, al fine di favorire l’incontro tra i vari professionisti, agevolandone la cooperazione e lo scambio, e della prevenzione di situazioni di stress e di potenziale burn-out, lavorando sul piano della comunicazione interna e della relazione coi pazienti.
 
RICOLLOCAZIONE Nello scenario dell’attuale mercato del lavoro si registra una marcata recessione, che determina uno stato di precarietà generale incidendo sulle motivazioni primarie dell’individuo, quali appunto il bisogno di sicurezza e la stabilità occupazionale. Come diretta conseguenza anche altri bisogni, come quello dell’autorealizzazione e della progettualità di vita, non trovano spazio per esprimersi, innescando una reazione a catena demotivante per l’individuo. Ad oggi, dato che le aziende del sistema associativo Api e quelle presenti sul territorio possono già usufruire di un servizio per l’intermediazione tra domanda e offerta di lavoro, si è pensato di ampliare la gamma di attività da fornire ai due protagonisti del mercato del lavoro (azienda e lavoratore appunto) , allineandosi coi mutamenti registrati al livello di contesto occupazionale e impegnandosi ad erogare un ventaglio più completo di opportunità.
La penetrazione in nuovi settori del mercato del lavoro nasce inoltre dalla necessità di adeguarsi alle indicazioni normative di recente costituzione da cui hanno preso avvio tutti i processi di riforma e di revisione delle varie agenzie per il lavoro (agenzie interinali, centri per l’impiego, agenzie di intermediazione, …). Proprio alla luce di tali riforme sono sfumate tutte le varie settorializzazioni che caratterizzavano il mercato del lavoro mentre all’interno di medesime realtà sono state accorpate le diverse funzioni rivolte sia al lavoratore sia all’azienda (dalla selezione alla ricollocazione, dall’orientamento allo sviluppo professionale).
 
TECNICHE DI RICONVERSIONE Il posto di lavoro oggi continua a subire continui cambiamenti e mutamenti di configurazione: processi quali la globalizzazione, la riduzione degli addetti o le fusioni con la successiva formazione di complessi giganteschi, il ricorso ad appalti e il decentramento produttivo, le spinte continue all’innovazione tecnologica sono alla base dei processi di ristrutturazione presenti in molte realtà aziendali, con l’inevitabile e principale conseguenza che il numero dei lavoratori disoccupati cresce in maniera esponenziale.

Lo scenario si complica ulteriormente se si considera che la sicurezza del posto di lavoro non è più garantita in molti settori dell’economia; la flessibilità e l’adattabilità contano sempre più a discapito dell’anzianità; il ricorso al decentramento produttivo spinge al cambiamento del luogo di lavoro; l’utilizzo del lavoro temporaneo incrementa gli impieghi part-time; il consistente ingresso di migranti stranieri influisce sulle dinamiche occupazionali non solo del lavoro dipendente ma anche in alcuni rami dell’attività imprenditoriale.

Diretta implicazione di tali premesse è la constatazione che la sicurezza del posto di lavoro sta sempre più nella persona e non nel posto in sé: le sfide e le conseguenze che le persone si trovano ad affrontare pongono in primo piano la necessità di possedere sia competenze il più possibile aggiornate ed in linea con le richieste del mercato sia risorse personali cui attingere nei processi di transizione professionale.
L’intervento di cui si fa promotore il presente progetto intende favorire la sperimentazione e l’applicazione di tecniche e metodologie di orientamento e supporto alla riconversione professionale, basate sulla valutazione integrata delle risorse personali dei soggetti coinvolti nella sperimentazione e dei vincoli che, invece, derivano dal sistema socio-produttivo di riferimento.

 
OVER 50 L’attuale processo di invecchiamento della popolazione è destinato a produrre effetti economici e sociali rilevanti che impongono l’adozione di strumenti e modelli di organizzazione del lavoro in grado di tenere conto di tale fenomeno.
Recenti studi in merito stimano che in Europa entro il 2050 si verificherà un calo del 18% della popolazione in età lavorativa e di conseguenza il rapporto tra pensionati e persone in età lavorativa diventerà del 50% rispetto al 24% ad oggi registrato.In Italia, come in altri Paesi d’Europa, l’espulsione dal mercato del lavoro dei lavoratori in età matura è cresciuta esponenzialmente, come del resto la consapevolezza che non sia più proponibile un uso sistematico del pensionamento anticipato quale soluzione al problema degli esuberi nelle aziende. Da una parte, inoltre, le imprese cercano di preferenza giovani risorse, incidendo su un mercato di per sé già ristretto e competitivo; dall’altra, si registra un continuo invecchiamento della popolazione aziendale, dato il prolungarsi dell’età pensionabile.La tendenza prevalente, anche se spesso non dichiarata, è di considerare gli over 50 come soggetti meno efficaci sul lavoro per questioni di salute, di motivazione e di propensione al cambiamento nonché per aspetti legati alla produttività ed alla adattabilità verso le nuove tecnologie.
Si tratta di stereotipi, storicamente fissati, che mantengono viva un’immotivata emarginazione degli over 50 dalle dinamiche del mercato del lavoro.Il presente progetto intende, invece, promuovere azioni di valorizzazione dei collaboratori over 50, sensibilizzando le aziende a trattenere tali risorse e la loro seniority, in considerazione del fatto che, in un’era di globalizzazione dei mercati, accanto al capitale di tipo finanziario si impone il capitale sociale in grado di generare il cambiamento delle performance aziendali.
 
SCUOLE TECNICHE E PMI Il progetto prende le mosse da alcune tendenze e problematiche di fondo: in Italia, infatti, le imprese si caratterizzano per una ricerca crescente di diplomati tecnici e professionali.
Le stime attuali parlano di una disponibilità nelle imprese industriali italiane di oltre 300.000 posti per diplomati tecnici contro i circa 140.000 di altri indirizzi.Occorre costruire buone prassi e strumenti per ammodernare la scuola (contenuti, laboratori, docenze) e per realizzare esperienze di stage strutturati e più in generale percorsi efficaci di alternanza scuola-lavoro, intesi come perfezionamento didattico per gli studenti e come strategia per il loro orientamento al lavoro.Risulta indispensabile costruire percorsi strutturati, in applicazione dell’Art. 4 della Legge 53/03 e del Dlgs. 77/05, per organizzare la partecipazione a stage in aziende tecnologicamente all’avanguardia da parte di studenti durante il loro curriculum di studi, fornendo un contesto tecnologico moderno ed attuale finalizzato al raggiungimento di alcuni obiettivi prioritari.
 
CONSULENZA INTEGRATA Il contesto di riferimento del progetto è essenzialmente composto dalle organizzazioni private di qualsiasi settore produttivo e/o di servizi ognuna con le proprie caratteristiche, potenzialità e limiti, interessate ad intraprendere un percorso di consulenza non solo per riuscire a restare sul mercato ma per accrescerne la competitività e divenire così più concorrenziali.Parlando di consulenza alle imprese e nell’ottica di personalizzazione dell’intervento è opportuno segmentare il mercato a cui si rivolge il progetto e comunque non si può non tenere conto della situazione critica in cui versano molte delle aziende a seguito della crisi economica globale, verificatasi a cavallo tra il 2008 e il 2009.
Una crisi che se inizialmente si è manifestata a livello finanziario si è poi spostata sul piano economico decretando il fallimento di circa 60mila piccole e medie imprese e conducendo all’aumento del tasso di disoccupazione.Il contesto di riferimento quindi è nell’immediato la compagine di aziende che sono state investite dalla crisi e, in un’ottica previsionale, le aziende che a fronte di una loro richiesta e/o di una proposta a cui le stesse aderiscono, esprimono una reale motivazione a intraprendere un percorso di consulenza.
 
SCUOLAV L’azione prevista dal progetto si concretizza in due incontri informativi con allievi ed insegnanti delle scuole medie superiori di diversi indirizzi.

Il primo si prefigge l’obiettivo di dare una panoramica agli allievi sul mercato del lavoro sia attraverso l’analisi dei vari canali di ricerca sia attraverso l’illustrazione delle diverse normative in tema di contratto di lavoro.

Nel secondo incontro verranno affrontati gli aspetti legati alla presentazione di sé, del proprio progetto professionale, di come articolare un curriculum, nonché la simulazione di un colloquio di selezione lavoro.

Gli incontri sono finalizzati a stimolare una riflessione sulle scelte post-diploma e ad aiutare gli allievi a mettere in relazione gli interessi personali con la conoscenza del mercato del lavoro e le tendenze relative ai fabbisogni di professionalità e nell’esplorazione delle modalità di accesso al mercato del lavoro.

PER INFORMAZIONI:
Ufficio Progetti      ufficioprogetti@apiform.to.it         (+39)-011-4551150

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